Contromozioni Presentate AllIncontro Annuale Degli Azionisti della Bayer

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AA.VV. Rizzoli. 1981. Nei reportages degli inviati e corrispondenti del Corriere della Sera. Nei paesi sottosviluppati sembra sia stata saltata la grande espansione degli stati dell’800 e si oscilli con rapide oscillazioni tra pseudo democrazie e governi militari o dittatoriali, mentre si comincia a dubitare della applicabilità dei valori e delle norme di tipo democratico in larga parte del mondo ormai da tempo uscito dal colonialismo politico (ma spesso ancora non da quello economico). Considerate questa missione come una delle vostre più urgenti responsabilità nel tempo presente. Durante il conclave successivo, a causa del caldo, i porporati elettori erano venuti alle mani, fu eletto l’antifrancese Giovanni Battista Pamphili, con il nome di Innocenzo X (1644-1655); poiché in quei giorni in Francia a Richelieu succedeva Mazzarino, questo non aveva fatto in tempo a far pervenire il suo veto. Nella bibbia i libri apocalittici sono libri profetici, come i libri di Daniele ed Enoch, l’apocalisse di Giovanni e le apocalisse apocrife di Pietro e di Paolo; questi libri annunciano il passaggio da un’era ad un’altra, con il rinnovamento dell’umanità; la letteratura apocalittica era conosciuta anche da babilonesi e persiani, tanti popoli volevano il riscatto e la salvezza, soprattutto in terra.

Dal 1929 la religione tornò nelle scuole ed oggi la Rai dedica sempre almeno un servizio giornaliero al papa, nelle commissioni Rai sono presenti sacerdoti cattolici, è evidente l’influenza del Vaticano su tutti i canali televisivi; In Italia, una parte consistente del parlamento non risponde al popolo ma alla chiesa. In questo libro Cristo, l’agnello risorto, è presentato come sovrano del regno di Dio e sacerdote della nuova alleanza, il testo ricorda alcune persecuzioni dei cristiani; l’apocalisse è ricca di simboli e va interpretato allegoricamente, afferma che la Chiesa è la signora celeste che lotta contro la bestia persecutrice, cioè Roma, chiamata anche Babilonia, anticristo, bestia e meretrice. L’apocalisse di Giovanni contiene sette lettere dirette alle chiese d’Asia, travagliate dalle persecuzioni e dalle eresie, gli autori sono diversi e scrissero in greco, è attribuita a Giovanni evangelista, vi è anche la mano del suo discepolo Giovanni il presbitero, vescovo di Efeso, coautore anche del quarto vangelo, o di Cerinto. Le lettere attribuite a Paolo sono contraddittorie, perché gli autori sono diversi e perché le lettere furono scritte in epoche diverse. Insomma, mentre l’evangelista Giovanni attacca i giudei e giustifica i romani, l’apocalisse di Giovanni attacca soprattutto i romani, persecutori dei cristiani eredi di Cristo; questa constatazione attesta che gli autori erano diversi e scrivevano in epoche diverse.

Giovanni di Zebedeo, discepolo di Gesù e sacerdote del Tempio, non va confuso con Giovanni il presbitero di Efeso, vissuto molti decenni dopo e, secondo alcuni, suo discepolo. Nella lettera ai galati, Paolo si scagliò contro il partito dei giudaizzanti, cioè i giudeo-cristiani seguaci di Giacomo, fratello di Gesù e vescovo di Gerusalemme, che chiedevano l’applicazione della legge mosaica e della circoncisione anche per i gentili convertiti; in realtà, nel I secolo non esistevano giudeo-cristiani in Palestina, ma esseni e giudei che nel II secolo si opposero, nella diaspora, alle novità dei cristiani. Questa lettera attesta la fede nella parusia, contro i pessimisti che sostenevano che Cristo non sarebbe più tornato e che non si poteva cambiare la natura umana; l’autore condanna anche la libera interpretazione della scrittura. Nella seconda lettera ai tessalonicesi, Paolo continuò a condannare quelli che vivevano in ozio attendendo la parusia, l’astensione dal lavoro era un danno economico mircette ordine per la società e attirava sui cristiana l’accusa di essere dei parassiti; con questa lettera, Paolo affermò che chi non lavorava non aveva diritto a mangiare. La terza lettera di Giovanni attesta l’esistenza ad Efeso di due partiti cristiani, quello di Giovanni il presbitero e quello di Diotrefo, che ambiva al titolo di vescovo; ciascuno di questi due partiti si faceva forte di un vangelo particolare, di un’interpretazione o di una testimonianza particolare, il tutto utilizzato per la lotta per il potere all’interno della Chiesa.

Alcuni vedono nel discorso escatologico di Gesù sulla distruzione del Tempio di Gerusalemme, la rovina del giudaismo, il giudizio e il regno di Dio o l’affermazione della Chiesa nel mondo. Per il vangelo di Filippo, Dio è la luce che ha creato tutte le cose, compresi gli eoni, cioè gli angeli; Filippo è contro i sacrifici animali, per esso il corpo di Gesù è il logos, mentre il suo sangue è lo spirito santo; sostiene che, dopo la resurrezione, le anime non avrebbero avuto più un corpo corrotto, ma sarebbero state rivestite di sostanza spirituale come il logos. In questa lettera, Paolo affermò di aver ricevuto il suo vangelo da Gesù Cristo (11-14) e condannò quelli che volevano passare ad altro vangelo, cioè era a favore dell’unità della chiesa sotto la sua bandiera; nel II secolo diverse chiese cittadine si facevano forti di diversi vangeli, cioè brevi rotoli contenenti i detti, le opere e la vita di Gesù.

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